di
Francesco Zanotti
Sbagliati … Forse è
meglio dire: ragionamenti che costruiscono la crisi. Sì la crisi è costruita
dal nostro pensare …
Leggo sul Sole 24 Ore
(ma non cito l’Autore per non innescare polemiche) un ragionamento di questo tipo.
Le imprese tedesche stanno comprando tante imprese italiane, ma le comprano a
prezzi di saldo perché oggi hanno prodotti competitivi, ma non hanno la
liquidità per fare investimenti ed attuare le ristrutturazioni necessarie per
ricominciare a produrre “valore”.
Cosa c’è di
profondamente “sbagliato” in questo ragionamento?
C’è che ci si riferisce
ad una competitività debole. Una competitività che permette solo la sopravvivenza.
Se queste imprese avessero prodotti unici o con un rilevante livello di
differenziazione di qualità e di capacità di servizio e non qualche piccolo
vantaggio di prezzo, non avrebbero problemi di liquidità, ma produrrebbero
cassa abbondante.
C’è che non avrebbero
bisogno di ristrutturazioni, ma avrebbero i soldi necessari ad incrementare la
capacità produttiva.
C’è che le imprese di
cui si discute sono imprese che producono componenti, quindi, hanno una debolezza
intrinseca di mercato.
Conclusione: è inutile
che cerchiamo di difendere la struttura industriale esistente. Usciremo dalla
crisi solo ridisegnandola profondamente. Per fare questo non servono soldi, ma
una nuova capacità di progettualità strategica.
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