"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 14 marzo 2013

CFO e HR: Una nuova alleanza nel processo di sviluppo strategico


di
Luciano Martinoli
Francesco Zanotti
f.zanotti@cse-crescendo.com


Si è tenuto l’altro ieri, presso il centro Tec di Bosch, il primo incontro congiunto Andaf (Associazione nazionale direttori amministrativi e finanziari) e Aidp (Associazione della direzione del personale) e  dal titolo “ Una nuova alleanza nel processo di sviluppo strategico”. Siamo stati invitati come relatori con un ruolo specifico: “fornitori” di risorse cognitive.
La ragione di questo “strano” invito è molto semplice.
Negli anni scorsi ci siamo impegnati in un grande progetto di ricerca che ci ha portati a raccogliere le conoscenze strategico-organizzative disponibili a livello internazionale e ad integrarle con i modelli, le teorie e le metafore che giungono sia dalle scienze umane che dalle scienze naturali. Grazie a questo sforzo siamo stati in grado di proporre una nuova cultura strategica che si è concretizzata in un linguaggio e un processo per “scrivere” Progetti Strategici, particolarmente urgente oggi che viviamo nell’era paradossale di una grande crisi che cresce perché si scartano una dopo l’altra tutte le potenzialità di futuro che emergono dalla società.
A nostro avviso con un nuovo linguaggio e un nuovo processo di progettualità strategica si può costruire una alleanza “inedita” tra donne e uomini di risorse numeri e donne e uomini di risorse umane. In modo che, insieme, diventino donne e uomini di strategia capaci di attivare l’emergere di una nuova progettualità strategica.
Certamente una collaborazione tra le due funzioni è in atto da tempo, come hanno ricordato i Relatori, la D.ssa Lara Carresi di De Agostini Pubblishing per la funzione HR e il Dott. Giancarlo Veltroni di Randstad per la funzione amministrativa . E’ una collaborazione forse difficile, ma oramai ad alta intensità di riconoscimento reciproco e di collaborazione. Tanto che un dialogo tra le due Associazioni è stato sentito da tutti come un passo quasi obbligato.
Perché allora abbiamo usato l’aggettivo ”inedita”?
Perché pensiamo che, fino ad oggi, vi sia stata  una relazione “funzionale” realizzata, volta per volta, per rispondere a specifiche necessità contingenti. Una sorta di supply chain a regime variabile che più che costruire reagiva a condizioni esterne, per lo più avverse.
Certamente questa forma di collaborazione è necessaria e indispensabile. Ma a noi,e anche alle due associazioni di categoria, sembra che possa avere ulteriori potenzialità oltre a quelle fino ad oggi esperite. Potenzialità “strategiche”, appunto.

Immaginate … la donna o l’uomo della finanza e del controllo che cerca sul mercato e rende disponibile il miglior modello di Progetto Strategico disponibile. Il più ricco e completo sistema di “caselle da riempire”. Il miglior linguaggio per la progettualità strategica. Fa questo perché una grande innovazione strategica passa solo dall’utilizzo di un nuovo e più potente linguaggio (il modello di Progetto Strategico, nel nostro caso). Detto diversamente, solo un nuovo e più potente linguaggio può permettere una innovazione strategica superiore a quella dei concorrenti, che può permettere di costruire nuove alleanze con gli stakeholder, che i concorrenti neanche si sognano, che suggerisce un nuovo ruolo sociale per l’impresa. Forse si può dire, in sintesi, che la capacità di innovazione strategica è direttamente proporzionale alla qualità del linguaggio strategico che viene utilizzato. In questa ulteriore modalità di alleanza, inedita e strategica, la donna o l’uomo della finanza e del controllo diventa il fornitore interno di un nuovo linguaggio di progettualità strategica, di nuove "risorse cognitive", specifiche per il business, a disposizione dell'azienda.

Immaginate … la donna o l'uomo del Personale che fornisce una metodologia di processo (la migliore possibile, certamente migliore di quella dei concorrenti) affinchè l’utilizzo di questo linguaggio sia il più diffuso possibile (le potenzialità di futuro possono essere percepite solo da chi vive nel cuore profondo della società; difficilmente è il top management). E affinchè il risultato di questo utilizzo diffuso non generi  caos, ma porti ad un Progetto Strategico ad alta intensità innovativa, nella cui realizzazione ogni persona veda il modo migliore per auto realizzarsi, e che diventa ologramma di quella società futura che tutti siamo chiamati a costruire.

Immaginate infine… nell’attuale momento storico in cui una grande crisi cresce dal rifiuto di tutte le potenzialità di futuro che emergono dalla società, una nuova progettualità strategica che nasca dall’utilizzo di un nuovo linguaggio e di una nuova metodologia di partecipazione progettuale, per generare un Progetto Strategico che permetta di aumentare in modo rilevante i flussi di cassa.

I lavori sono stati introdotti con un saluto del Dott. Zecchino, Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Bosch, dunque padrone di casa, e le introduzioni del Dott. Massimiliano Gironi, Direttore Risorse Umane Deborah Group e membro del consiglio nazionale e regionale AIDP, e dal Dott. Vittorio Biassoni, CFO Sisal e Vicepresidente sezione lombarda di ANDAF, per le rispettive associazioni.
Alla relazione di Francesco Zanotti sono seguite le testimonianze della D.ssa Carrese e del Dott. Veltroni, già citati, alle quali è seguito un dibattito.
Vi è stata una partecipazione molto intensa e particolarmente costruttiva, come non avviene spesso in incontri ufficiali. E’ stato un dibattito di approfondimento, un vero e proprio momento di costruzione sociale di conoscenza  che si è concluso con una sintesi “tecnica” di Francesco Zanotti e le sintesi “politiche” dei rappresentanti delle associazioni, Dott. Gironi e Dott. Biassoni.
Auspichiamo che questo processo di costruzione sociale di una nuova alleanza “strategica” tra le donne e gli uomini della finanza e del controllo e del personale possa allargarsi ed approfondirsi. Siamo disponibili, e ci faremo parte attiva con proposte concrete, innanzitutto a livello culturale e, immediatamente dopo, per la predisposizione di strumenti operativi in una corretta consecutio teoria-pratica, unico fondamento di progresso, da sempre, nelle attività umane (e non si capisce perché non dovrebbe esserlo anche nel contesto aziendale).


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