di
Francesco Zanotti
Vogliamo radunare una
comunità professionale che riesca a supportare il mondo imprenditoriale
italiano nel costruire oggi, subito, dal basso sviluppo, attraverso nuove
risorse cognitive e nuove risorse finanziarie. Poi, forse, verranno le
istituzioni. E se verranno aiuteranno.
La via regia per
costruire sviluppo non è attraverso aiuti di Stato (anche perché non saranno
disponibili, oggi subito), in qualunque forma. Non è neanche attraverso un
credito bancario forzato. E neppure attraverso strategie imitative. Cioè quelle
che predicano tutti: internazionalizzazione, aumento di efficienza et similia.
La via regia per
costruire sviluppo è supportare le imprese in una rivoluzione strategica. Nel riprogettare i loro sistemi d’offerta
che, nella grande maggioranza dei casi, stanno perdendo di significato e funzionalità.
Costringendo, così, le imprese ad intraprendere battaglie di prezzo che, per
definizione, nessuno vince, ma chiude i settori industriali, dove viene
combatta, in una autoreferenzialità che accelera i processi di perdita di
significato e funzionalità.
La via regia allo sviluppo è nel disegnare
Business Plan alti e forti.
Perché i nostri
imprenditori riescano a disegnare Business Plan alti e forti è necessario fornire
loro nuove risorse cognitive
costituite dalle conoscenze e dalle metodologie di strategia d’impresa.
Perché questi Business
Plan possano realizzarsi è necessario fornire alle imprese nuove risorse finanziarie di origine non bancaria (provenienti,
ovviamente, da istituzioni finanziarie internazionali non bancarie, non da
fonti “strane”). Per esempio, attraverso lo strumento di minibond, strutturato
in modo che ad esso possano accedere anche le imprese più piccole.
Il nostro ruolo è
quello di fornire alla comunità professionale che vogliamo far nascere sia le
risorse cognitive necessarie da usare in proprio e da fornire agli imprenditori,
che l’accesso a risorse finanziarie non bancarie, interessate a finanziare non
imprese, ma progetti di sviluppo alti e forti.
Molte comunità
professionali sono nate, ma a risorse cognitive costanti. Intendo dire che
ognuno dei partecipanti coltivava la speranza di piazzare le proprie risorse
cognitive sul mercato attraverso qualche nuove amico. Che, però, coltivava la
stessa speranza. Erano comunità dove tutti chiedevano.
Noi siamo convinti
che, perché una comunità professionale riesca veramente a costruire sviluppo
per altri, deve, prima di tutto, sviluppare se stessa intorno a nuove risorse
cognitive. Del tipo: caro professionista, dimostrami che sai cambiare te
stesso, prima di voler cambiare me imprenditore.
Presenteremo questa
proposta di comunità di sviluppo il giorno 23 settembre in mattinata (ore
10.00) presso la Camera di Commercio.
Per informazioni l.cerrone@cse-crescendo.com 02
45479800
Nessun commento:
Posta un commento