di
Francesco Zanotti
Le banche europee, nel loro insieme, hanno chiesto alla BCE meno soldi di quanto ci si aspettasse. E’ questa una occasione per riproporre il tema della crescita e dello sviluppo.
Noi insistiamo nel
proporre la nostra tesi. La crescita non dipende dalla liquidità disponibile,
non dipende dalle riforme, non dipende neanche dalla fiducia. Anche il chiedere
maggiori investimenti è ingenuo. Da ultimo: è cadere in un circolo vizioso
chiedere che prima ci sia la ripresa, quindi, la fiducia e, quindi, gli investimenti.
Chi caspita dovrebbe genera la ripresa se non le imprese?
La mancata crescita è, invece, dovuta ad una
carenza di risorse cognitive. La soluzione è nel fornire a banche ed imprese le risorse cognitive mancanti.
Mi spiego: prendete
una impresa il cui prodotto è irrimediabilmente fuori mercato.
Parentesi: ma come si
fa a capire che il problema di una impresa è strutturale e non contingente?
Ma lasciamo la domanda
sullo sfondo.
Bene, questa impresa userà
la liquidità che gli si concede per sopravvivere. Che caspita di investimenti
volete che faccia? Quelli che possono riportarla nel mercato? Troppo spesso,
sempre più spesso, può rinnovare tutti i macchinari che vuole, usare tutte le
tecnologie che sono disponibili, ma se il, suo prodotto sta perdendo sempre più
velocemente di senso esistenziale e di funzionalità non c’è niente da fare. Da ultimo:
come fate a chiedergli di avere fiducia e a colpevolizzarla se non ce ha?
Riprendiamo la domanda
lasciata sullo sfondo. Si può capire se una impresa sta vivendo una crisi
strategico-strutturale irreversibile non certo leggendo i bilanci, men che meno
grazie a considerazione macroeconomiche. Servono, ecco che concretizziamo il
tema delle risorse cognitive, le conoscenze e metodologie di strategia d’impresa
che sono pressoché completamente sconosciute a banche e imprese.
Prendiamo, ora, un
imprenditore (toh siamo arrivati alle persone e non ad impersonali imprese) che
abbia un grande sogno nel cassetto. E’ inutile che gli diciate di avere più
fiducia. Non solo ha fiducia, ma ha voglia di costruire un nuovo mondo.
Cercherà in tutti i modi le risorse finanziarie per realizzarlo. Non
chiedetegli coraggio, andate ad imparare da lui cosa significa coraggio
costruttivo.
Se volete costruire
veramente sviluppo, care banche, non lasciatelo solo. Fornitegli tutte le
risorse cognitive (le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa) che
servono a concretizzare il suo sogno in un progetto strategico dettagliato e
comunicabile, sia all'interno della sua organizzazione che all'esterno: banche,
clienti etc..
Se cominciate a
distribuire conoscenze e metodologie di strategia d’impresa, stimolerete anche
imprenditori meno audaci e meno visionari a costruire nuovi piani di sviluppo.
E, prima, care banche
investite voi nel dotarvi di queste risorse cognitive. Per poterle distribuire
agli imprenditori. Per poi poterle
usare voi stesse per capire se davvero i progetti di sviluppo siano “alti e
forti”.
Care banche, non
limitatevi a dire che volete finanziare investimenti. Arrivate a dire che finanziate
progetti che rendano ragione degli investimenti. In questo modo arriverete a
convincervi che la crisi sarà risolta solo da una nuova progettualità
strategica e dal finanziare progettualità strategica. E per stimolare e
valutare progettualità strategica sarà necessario usare risorse cognitive di
cui oggi non disponete.
Concludendo, cara EBA,
attiva subito una Quality Review delle risorse cognitive di cui dispongono le
banche …
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