di
Francesco Zanotti
Non voglio fare nomi. Non citerò neppure l’articolo
dal quale ho preso queste informazioni e dichiarazioni perché l’obiettivo non è fare
polemiche con qualcuno. Commenterò solo informazioni e dichiarazioni.
Una informazione: sono stati erogati “crediti di
filiera” ai fornitori strategici di imprese “affidabii” alle stesse condizioni
che le banche fanno a queste imprese “madri”.
Nell’articolo si parla di successo perché sono stati erogati crediti di
filiera.
Il primo dubbio: il successo di un prestito si
misura quando viene restituito, non quando viene erogato. Non ci vuole tanta
abilità ad erogare un credito ed accettare un debito quando servono soldi.
Ecco, appunto servono soldi … ma per fare che?
Una dichiarazione: “Avevamo previsto di investire
(ometto la cifra) per un nuovo impianto e in questo modo siamo riusciti a sfruttare
il credito di filiera senza intaccare la liquidità aziendale, usata per
aumentare i volumi.”.
Il secondo dubbio. Ma se servono soldi per aumentare
i volumi significa che il produrre e vendere assorbe cassa. E questo a sua
volta significa che si opera in un settore a bassa attrattività e si ha una
posizione competitiva non fortissima. Se poi in questa condizione si vuole
addirittura comprare un impianto significa che la cultura dei volumi ad ogni
costo è bene radicata.
In sintesi: l’impresa non saprà restituire il prestito, ma avrà bisogno di sempre maggiore liquidità.
In sintesi: l’impresa non saprà restituire il prestito, ma avrà bisogno di sempre maggiore liquidità.
Mi fermo qui.
E mi domando: ma come immaginiamo che si
costruisca uno sviluppo sano quando le imprese stanno in piedi solo se non solo
non sanno restituire i prestiti, ma li devono continuamente aumentare?
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