di
Francesco Zanotti
Sembra che per crescere sia necessario ridurre
la spesa pubblica. La ragione è che vi sono risorse per gli investimenti.
Forse è vero, ma occorre ricordare che la spesa
pubblica fa parte del PIL. Aumentare la spesa pubblica fa immediatamente diminuire
il PIL. Al contrario, aumentare la spesa pubblica fa aumentare il PIL.
Oggi sul Sole 24 Ore Marco Fortis ricorda questa
verità e confrontando gli aumenti di PIL dei Paesi che sono cresciuti più dell’Italia.
Bene, il differenziale di incremento è dovuto solo ad un incremento della spesa
pubblica e non dell’attività economica. Lo dico più esplicitamente: sono
cresciuti di più solo perché hanno speso di più.
Riporto i dati di Fortis.
Se si considera l’aumento del PIL dal quarto
trimestre del 2014 (fino ai dati più recenti disponibili: secondo trimestre
2016) e lo si depura dalla spesa pubblica, si ottiene che nel periodo
considerato è accaduto questo: Spagna + 3,4%, Francia 1,53%, Austria +1,43%, Olanda e Italia 1,37%, Germania 1,36%,
Portogallo 1,22% .
Salvo la Spagna, poi siamo cresciuti come gli altri.
Anche un pelo più della Germania.
Il problema è che, come ho cercato di spiegare nel
2014
la ripresa di questa economia è impossibile.
Per riavviare un nuovo cammino di sviluppo è
necessario fare emergere una nuova economia ed una nuova società. E’ facile
parlare di investimenti. Occorre dire in cosa. Se si investe per migliorare l’attuale
economia e per farlo si abbassa la spesa pubblica, si deprime il PIL sul breve,
e non si costruisce alcuno sviluppo sul lungo.
Come far emergere una nuova economia ed una
nuova società? Come ripetiamo da lungo tempo, è necessario distribuire alle
classi dirigenti nuove risorse cognitive.
Nessun commento:
Posta un commento