"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

venerdì 3 maggio 2013

La sconoscenza


di
Francesco Zanotti



Oggi sul Sole 24 Ore appare un articolo di Alessandro Plateroti dal titolo: “All'impresa non bastano i tassi”.
Articolo pregevole dal punto di vista finanziario. Fatto da chi di finanza se ne intende.
Ma sbaglia sulla pietra angolare.
Egli sostiene che è necessario che qualcuno sappia valutare chi merita di essere sostenuto con la finanza e chi no. Ebbene, oggi chi si occupa di finanza non ha gli strumenti necessari per fare queste valutazioni.
E, quindi, si rischia di trovare il modo di far giungere risorse finanziarie alle imprese, ma senza saper discriminare tra chi le butterà via e chi le userà per costruire sviluppo.

Dott. Plateroti, è un tema banale? Vale la pena di parlarne?

Prima di rispondermi, faccia una verifica.

Prenda un testo moderno di strategia d’impresa (es: Images of Strategy), prenda la rivista di riferimento di chi si occupa di strategia d’impresa (lo Strategic Management Journal) e confronti le conoscenze che “raccontano” con le conoscenze che vengono usate per valutare gli affidamenti, per disegnare progetti di ristrutturazione del debito, per valutare imprese. Scoprirà che nessuna di esse viene usata.

Aggiunga un’altra osservazione: usando queste fonti è possibile anche aiutare le imprese a disegnare nuovi progetti strategici per inventarsi nuove identità. Perché non è possibile attendere che vi sia una ripresa di questo sistema industriale: occorre rivoluzionarlo.

Dopo verifica e riflessione non potrà non aggiungersi a noi nel dichiarare che davvero il problema fondamentale che abbiamo di fronte è la “sconoscenza”.

Non mi dilungo ulteriormente perché tutti questi temi sono stati affrontati abbondantemente nei nostri blog.

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