"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

venerdì 6 giugno 2014

Le banche finanzieranno?

di
Francesco Zanotti


Tutti applaudono alla Bce che ha deciso di fornire alle banche soldi per finanziare le imprese. Ma, giustamente, in un articolo sul Sole 24 Ore di oggi Cellino, Franceschi e Longo spiegano che questa è solo una misura necessaria. Perché essa possa funzionare occorre che vi sia la ripresa economica per far sì che i nuovi finanziamenti non si disperdano in ulteriori sofferenze.
D’accordo, ma la domanda è: chi costruisce la ripresa?
La nostra risposta è semplice, ma non ascoltata. Solo le imprese possono superare la crisi e costruire sviluppo. Lo possono fare attraverso progetti di futuro alti e forti che permettano loro di costruire nuovi prodotti ed erogare nuovi servizi che siano ologrammi di una nuova società. Niente di meno-
E come si fa a far si che le imprese possano dotarsi di questi progetti di futuro alti e forti? Occorre che si forniscano loro nuove risorse cognitive (in particolare le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa) per guardare diversamente il mondo e per saper poi progettare un nuovo mondo.
Se le banche non vogliono disperdere in sofferenze le risorse che otterranno, dovranno fornire loro queste risorse cognitive alle imprese. Nessun altro può farlo.
Prima, però, dovranno acquisirle perché oggi non ne dispongono.
Ma come? Non ne dispongono già? No, non ne dispongono già! Sto sostenendo che le banche non dispongono delle conoscenze e delle metodologie di strategia d’impresa che sono gli strumenti fondamentali non solo per progettare il futuro, ma anche per valutare progetti di futuro.
Ed è questa la causa fondamentale che ha permesso l’aumento delle sofferenze. Ed ha lasciato le imprese senza supporto progettuale.

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