di
Francesco Zanotti
Stamattina il Sole 24 Ore
parla diffusamente dell’ultimo Rapporto del Centro Studi Confindustria.
Contiene molte osservazioni
ragionevoli, ma nell’attuale contingenza rischiano di essere frenanti. Nascondono
il problema di fondo.
I cardini della loro proposta
sono investimenti, produttività e finanza.
Sembrano ragionevoli, ma …
Se si vuole aumentare la
produttività del lavoro diminuendo i costi si scatena solo una gigantesca
battaglia di prezzi che non costruisce spesso sviluppo. Se, invece, si vuole
giocare sul numeratore (il valore prodotto) allora servono progetti di sviluppo
alti e forti che non si vedono. L’industry 4.0 non è un progetto. E solo una
proposta di efficienza ed efficacia produttiva che rimane isolata nella dimensione
tecnica perché nessuno di quelli che se ne occupano sembrano rilevarne le
dimensioni sociologiche e antropologiche. Insomma: immettiamo tecnologie (ovviamente
digitali) a iosa. Poi se avremo problemi ad implementarle e continueremo a
produrre qualcosa che nessuno vuole più … beh, pazienza. Chiederemo altri
sussidi statali. Abbiamo invece bisogno di progetti altri e forti che contengano
in nuce (che siano ologrammi) di una nuova società.
La finanza deve aiutare di più
le imprese. Il CSC denuncia ad esempio che le banche hanno ridotto i prestiti. Ma
torniamo al discorso di prima. Il problema non è trovare soldi. Il problema è
rispondere alla domanda: che te ne fai. I guai che nascono dal non chiedere
cosa te ne fai o accettare come risposta un Business Plan che non sia solo fogli
excel sono dimostrati, in generale, dal crescere delle sofferenze. Più in
particolare dal caso Minibond che viene raccontato da Luciano Martinoli.
Se poi parliamo di sgravi
fiscali, riduzione del costo del lavoro etc., allora siamo proprio morti.
Compito delle imprese è quello di generare risorse per gli azionisti e per la
collettività. Prima di ridurre le aliquote che le imprese esibiscano tanti
utili da poterlo permettere. Ricordo l’orgoglio di un amico imprenditore: “il
Commercialista mi dice che posso tranquillamente usare l’auto intestata all’impresa
senza problemi. Ma io ho voluto che quel benefit fosse esibito nella mia
dichiarazione dei redditi perché ci voglio pagare le tasse sopra.”. Io credo
che molti imprenditori abbiano questo spirito. Ma non sono più in grado di sostenerlo.
Non li aiuteremo nascondendo il problema fondamentale: non dobbiamo costruire
sopravvivenze sempre più stentate che chiedono sempre più sussidi. Dobbiamo
rivitalizzare le imprese con una progettazione strategica alta e forte.
Cari imprenditori, immaginate un nuovo mondo. Solo così farete soldi per voi e per la collettività.
Cari imprenditori, immaginate un nuovo mondo. Solo così farete soldi per voi e per la collettività.
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