di
Francesco Zanotti
Non
rischiamo di farne una battaglia ideologica e sociale.
La
prospettiva di fondo è semplicissima: va dato Credito a chi lo merita.
Ma il
problema è che oggi le banche non hanno strumenti per capire chi merita credito.
Infatti,
il parametro fondamentale per decidere se una impresa merita credito o no è la
sua capacità di produrre cassa nel futuro. Nel futuro, non nel passato.
Gli
attuali sistemi di rating valutano molte cose (anche la capacità di generare
cassa), ma guardano al presente. E se guardano al futuro, lo fanno proiettando
il presente nel futuro. E’ vero che fanno “analisi di sensibilità” per capire
fino a che punto il presente proiettato è solido. Ma non basta! Il presente
proiettato può essere diverso dal futuro non per qualche percentuale ma radicalmente diverso.
Il problema
è che gli strumenti per capire come sarà il futuro di una impresa ci sono. E
sono le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa. Soprattutto quelle più
avanzate. Allora il nostro appello è ai ceti professionali e alle banche perché si
accostino a queste conoscenze e metodologie. Oggi, in un mondo in profondo
cambiamento, nessuno dispone di tutte le conoscenze necessarie a svolgere il suo
compito ma, allo stesso tempo, non si rischia di legare il giudizio della propria professionalità al non
avere nulla da imparare. Risultato: nessuno vuole imparare cose nuove.
Ma chi
deve insegnare? Dire che si vuole insegnare non comporta, automaticamente, l’affermare
di essere più bravo di chi deve apprendere? Ecco il punto cruciale: no! Insegnare
non vuole dire mettere in discussione la professionalità altrui.
Vuol solo
dire (e può dare un contributo di innovazione solo chi è in grado di fare
questa affermazione) andare da qualcuno e, nel caso specifico, dirgli: guarda
io ho investito molte risorse nel cercare di mettere insieme una sintesi delle
migliori conoscenze e metodologie di strategia d’impresa a livello
internazionale. Tu hai il compito di agire e non di ricercare. Allora ti faccio
un servizio: ti metto a disposizione quello che ho scoperto. Perché rifiutare
questo servizio che permette di fare un salto di qualità nelle capacità
valutative?
Ma se
si usano queste conoscenze, si scopre che le imprese che meritano credito sono
quelle che hanno un progetto strategico alto e forte. Perché è solo questo tipo
di progetti che possono far in modo che le imprese tornino a produrre cassa. Si
scopre, però, che sono sempre meno le imprese che hanno un progetto strategico
davvero alto e forte.
Allora
quelle stesse conoscenze e metodologie di strategia d’impresa diventano lo
strumento per valutare la qualità dei Business Plan. Diventano lo strumento per
costruire un Rating dei Business Plan (del Progetto Strategico). Poiché questo
Rating è “trasparente” (cioè gli imprenditori ne comprendono la ratio) esso, allora,
è anche uno strumento di stimolo alla progettualità strategica. Non si limita
ad assegnare un giudizio, ma, se il giudizio è negativo, indica anche dove il
progetto strategico va migliorato.
E qui
il nostro appello va ad altri tre ceti professionali: i Commercialisti, gli
Avvocati d’affari e gli Advisor finanziari. Signori oggi sono indispensabili anche per voi le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa. Le
ristrutturazioni del debito, i passaggi generazionali, le operazioni di
capitale o l’emissione di titoli di debito devono essere supportare da un Piano
Strategico alto e forte che si doti di un Rating che dimostra quanto sia alto e
forte.