"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 28 dicembre 2014

Competitività deprimente

di
Francesco Zanotti


Ho appena ascoltato in tv alcuni giovani imprenditori dichiarare che hanno l’obiettivo di diventare più competitivi.
Che tristezza! Perché illuderli? Perché frustrare il loro entusiasmo?
Li si illude perché oramai gli studiosi di strategia d’impresa hanno raggiunto un accordo unanime sul fatto che rincorrere competitività avrebbe senso se si potesse acquisire un vantaggio competitivo sostenibile. Ma questo non è possibile. E l’esperienza conferma quello che la teoria ha razionalizzato.
Li si illude perché non sanno che siamo tutti siamo stati costretti ad usare la metafora della competizione da una abile campagna di marketing delle “teorie” (a dir poco banali) di M. Porter. Al suo altare stiamo, inconsapevolmente sacrificando giovani e futuro.

E’ necessario guidare questi giovani a guardare all'impresa in modo diverso. Come a un luogo dove si progettano e si realizzano nuovi mondi. Non ad un sistema che vive in una giungla di nemici. Li stimoleremmo ad una nuova progettualità strategica alta e forte che, sola, può costruire sviluppo.

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