"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 6 aprile 2014

Hober Mallow, strategia d’impresa e sviluppo

di
Francesco Zanotti


Isaac Asimov racconta che Hober Mallow … Ma leggiamo dalla Enciclopedia Galattica. “A volte si dimentica che Hober Mallow iniziò la sua carriera come semplice mercante. Nessuno dimentica che al termine della sua vita era il primo dei Principi Mercanti”.

Principe di Terminus, il Pianeta dove era nata quella Fondazione che avrebbe dovuto contrastare la caduta dell’Impero Galattico costruendo un’isola di conoscenza all'estremità della nostra galassia che stava precipitando nella barbarie.

Prima di prendere il potere Hober Mallow aveva viaggiato tra i quattro regni che confinavano con la Fondazione ed aveva scoperto che continuavano ad usare l’energia nucleare senza sapere come funzionasse un generatore nucleare. La Fondazione aveva concesso loro l’uso dell’energia nucleare, ma aveva ammantato i generatori con il mantello del Sacro: erano gestiti da sacerdoti che conoscevano un insieme di complicati riti per farli funzionare. Ma non sapevano nulla di energia atomica.
La loro convinzione era che non si rompessero mai. E se capitava qualche incidente il generatore veniva abbandonato … La Fondazione controllava l’energia nucleare per mezzo di una Religione …

Ma cosa c’entra questo con le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa?
C’entra perché siamo tutti tecnici che sanno solo celebrare alcuni riti che dovrebbero servire a far funzionare le centrali (le imprese). Cerchiamo di rifornirle di carburante nucleare (i soldi delle banche). E se si guastano (falliscono) allora abbandoniamo i generatori (i capannoni) alla tristezza delle periferie industriali. Ma non sappiamo come funzionano le imprese. E neanche come nascono. Sembra che serva qualcuno che viene dal di fuori (da qualche misteriosa Fondazione cognitiva) del consesso degli uomini normali (un uomo straordinario che chiamiamo imprenditore) che riesce a generare nuove imprese. E ci imbavagli con la Religione della Competitività. Che è un cercare di far funzionare senza capire.

Ma non siamo ancora alle conoscenze ed alle metodologie di strategia d’impresa ...
Ci arrivo subito: sono queste conoscenze e metodologie che costituiscono la nostra Fondazione. Che, per altro, non se ne sta su di un Terminus, ma è tra di noi. Anche su questo blog.
Allora, se vogliamo davvero costruire un nuovo sviluppo, è necessario che andiamo a bussare alle porte di quella Fondazione che si chiama conoscenza. Che, per altro, sono sempre spalancate.
E lasciamo che i Sacerdoti della competitività (l’attuale classe dirigente) strillino al sacrilegio per la nostra voglia di disvelare il Mistero della nascita e del funzionamento delle imprese.



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