"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

mercoledì 4 settembre 2013

Competitività e produttività sono controproducenti. Seconda lettera aperta a Guido Gentili


Egregio dottor Gentili,

forse nella tranquillità delle vacanze il rumore è più forte. Forse è questa la ragione per la quale non ho ricevuto risposta alla lettera aperta a Lei indirizzata, che ho pubblicato sul nostro blog il giorno 23 agosto e che Le ho inviato  personalmente per conoscenza. Ecco il link: http://imprenditorialitaumentata.blogspot.it/2013/08/competitivita-e-produttivita-sono.html
Mi rendo conto di proporre idee non consuete ed opposte alle Sue: le sfide oggi considerate da Lei rilevanti (competitività e produttività), sono, invece, banali. Anzi, fuorvianti rispetto alla sfida fondamentale alla quale ci troviamo di fronte: attivare una nuova progettualità economica, sociale, istituzionale, politica  culturale.
Contemporaneamente, però, sono certo che le mie idee siano culturalmente non banali. Fondate su ambiti di conoscenze rilevanti, pertinentissimi, ma che Ella non considera minimamente. Mi riferisco alle conoscenze e alle metodologie di strategia d’impresa, alle conoscenze sistemiche ed all'insieme delle conoscenze psicologiche, sociologiche ed antropologiche. Non cito riferimenti perché le conoscenze di strategia d’impresa le saranno certamente note visto che tratta delle strategie delle imprese. Non cito altri riferimenti perché, immagino, le siano ugualmente noti.
Perché non considera le mie idee, almeno per la autorevolezza delle fonti a cui si ispirano, meritevoli di commento? Glielo chiedo a nome mio e dei frequentatori del blog che costituiscono sia un pubblico qualificato che, anche, non esiguo.
La ringrazio se vorrà dare seguito a questa mia seconda lettera aperta il cui obiettivo è quello di riuscire a scatenare riflessioni, dibattiti e proposte diverse, visto che quelle attuali, oltre che culturalmente ingiustificate, sono (e non è un caso) praticamente inefficaci
Suo

Francesco Zanotti

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