"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 12 giugno 2012

Prima si aspettava Monti, ora si aspetta la Merkel … Stiamo aspettando Godot!


di
Francesco Zanotti

Riporto da Wikipedia …

L'opera (Aspettando Godot di Samuel Beckett) è divisa in due atti; in essi non c'è sviluppo nel tempo, poiché non sembra esistere possibilità di cambiamento. La trama è ridotta all'essenziale, è solo un'evoluzione di micro-eventi. Apparentemente sembra tutto fermo, ma a guardare bene "tutto è in movimento". Non c'è l'ambiente circostante, se non una strada desolata con un salice piangente spoglio, che nel secondo atto mostrerà alcune foglie. Il tempo sembra "immobile". Eppure scorre. I gesti che fanno i protagonisti sono essenziali, ripetitivi. Vi sono molte pause e silenzi. A volte si ride, a volte si riflette in Aspettando Godot, come se si fosse a "teatro o al circo" (dicono i personaggi).

Ragazzi/e, amici/che, fratelli/sorelle, non usciremo dai guai aspettando interventi dall’alto. Anche perché è un alto che si allontana sempre di più: prima Monti in Italia, poi la Merckel in Europa. E non aspettiamo davvero un Godot che, contrariamente a quanto accade nell’opera di Beckett sembra apparire, ma poi non è lui …

Scrive il Direttore del Sole 24 Ore che sono necessarie tre cose: garanzia unica per i debiti pubblici, accesso diretto al fondo salva stati dal parte delle banche, unificazione dei debiti pubblici europei, cosa che comporta (egli sostiene) cambiare la Costituzione di ogni Paese per realizzare una unione politica. Vi sembra che queste cose possano accadere in tempi utili per non fare fallire imprese e famiglie? E se falliscono imprese e famiglie rischiamo di fare una unione di falliti. A meno che non crediamo ancora un bel “Too big to fail” a livello di aggregati istituzionali.

Ragazzi/e, amici/che, fratelli/sorelle, tocca a noi.
Il percorso è anche semplice, perché dipende solo dalla conoscenza.
Dobbiamo avviare una riprogettazione del nostro sistema imprenditoriale perché le nostre imprese tornino a produrre cassa. E tanta. Solo così non falliranno famiglie ed imprese, solo così si annullerà la disoccupazione. Per riprogettarlo non basta la buona volontà: occorre fornire agli imprenditori le conoscenze per farlo. Queste conoscenze esistono e sono le conoscenze di strategia d’impresa. Esse permettono di individuare fino a  che punto occorre rivoluzionare e forniscono una guida per farlo.
Punto.
Complicato? Purtroppo sì! Perché dobbiamo ammettere che non arriverà nessun Godot a salvarci. E’ inutile che ci illudiamo che esiste un uomo (o donna della Provvidenza) che ci salverà. Se vediamo qualcuno all’orizzonte che non siamo noi stessi, non illudiamoci, non è Godot. L’unico Godot che possiamo attendere siamo noi stessi
Vogliamo cominciare da noi?


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